Desiderio del tempio del Signore

Al maestro del coro. Su "I torchi". Dei figli di Core. Salmo

Quanto sono amabili le tue dimore

Signore degli eserciti!


L'anima mia anela

e desidera gli atri del Signore.


Il mio cuore e la mia carne

esultano nel Dio vivente.


Anche il passero trova una casa

e la rondine il nido

dove porre i suoi piccoli,

presso i tuoi altari,

Signore degli eserciti,

mio re e mio Dio.


Beato chi abita nella tua casa:

senza fine canta le tue lodi.


Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio

e ha le tue vie nel suo cuore.


Passando per la valle del pianto

la cambia in una sorgente;

anche la prima pioggia

l'ammanta di benedizioni.


Cresce lungo il cammino il suo vigore,

finché compare davanti a Dio in Sion.


Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,

porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.


Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,

guarda il volto del tuo consacrato.


Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri

che mille nella mia casa;

stare sulla soglia della casa del mio Dio

è meglio che abitare nelle tende dei malvagi.


Perché sole e scudo è il Signore Dio;

il Signore concede grazia e gloria,

non rifiuta il bene

a chi cammina nell'integrità.


Signore degli eserciti,

beato l'uomo che in te confida.