preghiera nel pericolo

Salmo. Di Davide

Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;

porgi l'orecchio alla mia voce quando t'invoco.


La mia preghiera stia davanti a te come incenso,

le mie mani alzate come sacrificio della sera.


Poni, Signore, una guardia alla mia bocca,

sorveglia la porta delle mie labbra.


Non piegare il mio cuore al male,

a compiere azioni criminose con i malfattori:

che io non gusti i loro cibi deliziosi.


Mi percuota il giusto e il fedele mi corregga,

l’olio del malvagio non profumi la mia testa,

tra le loro malvagità continui la mia preghiera.

Siano scaraventati sulle rocce i loro capi

e sentano quanto sono dolci le mie parole:


“Come si lavora e si dissoda la terra,

le loro ossa siano disperse alla bocca degli inferi”.


A te, Signore Dio, sono rivolti i miei occhi;

in te mi rifugio, non lasciarmi indifeso.


Proteggimi dal laccio che mi tendono,

dalle trappole dei malfattori.


I malvagi cadano insieme nelle loro reti,

mentre io, incolume, passerò oltre.