113A

meraviglie dell'esodo dell'egitto

Quando Israele uscì dall'Egitto,

la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,


Giuda divenne il suo santuario,

Israele il suo dominio.


Il mare vide e si ritrasse,

il Giordano si volse indietro,


le montagne saltellarono come arieti,

le colline come agnelli di un gregge.


Che hai tu, mare, per fuggire,

e tu, Giordano, per volgerti indietro?


Perché voi, montagne, saltellate come arieti

e voi, colline, come agnelli di un gregge?


Trema, o terra, davanti al Signore,

davanti al Dio di Giacobbe,


che muta la rupe in un lago,

la roccia in sorgenti d'acqua.

113B

lode al vero dio

Non a noi, Signore, non a noi,

ma al tuo nome dà gloria,

per il tuo amore, per la tua fedeltà.


Perché le genti dovrebbero dire:

“Dov'è il loro Dio?”.


Il nostro Dio è nei cieli:

tutto ciò che vuole, egli lo compie.


I loro idoli sono argento e oro,

opera delle mani dell'uomo.


Hanno bocca e non parlano,

hanno occhi e non vedono,


hanno orecchi e non odono,

hanno narici e non odorano.


Le loro mani non palpano,

i loro piedi non camminano;

dalla loro gola non escono suoni!


Diventi come loro chi li fabbrica

e chiunque in essi confida!


Israele, confida nel Signore:

egli è loro aiuto e loro scudo.


Casa di Aronne, confida nel Signore:

egli è loro aiuto e loro scudo.


Voi che temete il Signore, confidate nel Signore:

egli è loro aiuto e loro scudo.


Il Signore si ricorda di noi, ci benedice:

benedice la casa d'Israele,

benedice la casa di Aronne.


Benedice quelli che temono il Signore,

i piccoli e i grandi.


Vi renda numerosi il Signore,

voi e i vostri figli.


Siate benedetti dal Signore,

che ha fatto cielo e terra.


I cieli sono i cieli del Signore,

ma la terra l'ha data ai figli dell'uomo.


Non i morti lodano il Signore

né quelli che scendono nel silenzio,


ma noi benediciamo il Signore

da ora e per sempre.


Alleluia.